Ineos Grenadiers, per il suo allenatore Tom Pidcock “non ha il profilo di un corridore da Fiandre, è più adatto per le gare a tappe e le classiche vallonate”
Si avvicina il momento del debutto su strada tra i professionisti di Tom Pidcock, Il corridore della Ineos Grenadiers, che ha da poco concluso l’inverno dedicato alle gare di ciclocross, esordirà infatti il 27 febbraio, alla Omloop Het Nieuwsblad, mentre il giorno successivo sarà al via della Kuurne-Bruxelles-Kuurne. I programmi del giovane talento britannico per il 2021 prevedono, con buona probabilità, anche di testarsi nelle classiche del Nord e in quelle vallonate, senza dimenticare ovviamente le brevi corse a tappe, in un percorso che durante la stagione lo porterà anche a partecipare alle Olimpiadi di Tokyo nella MTB e al suo primo GT, la Vuelta a España.
“Tom parteciperà prima all’Omloop Het Nieuwsblad e alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne – ha dichiarato a Sporza l’allenatore ed ex direttore sportivo del 21enne, Kurt Bogaerts – Dopo quel fine settimana vedremo a che punto sarà. Potremmo aggiungere le classiche fiamminghe al suo programma. Farà anche la Strade Bianche. È una corsa che alla lunga dovrebbe sicuramente adattarsi a lui, soprattutto per la sua attitudine alle gare fuoristrada”.
“Non ha il profilo di un corridore da Fiandre – ha proseguito Bogaerts – Ma ha vinto la Parigi-Roubaix nella categoria U23. È più adatto per le gare a tappe e le classiche vallonate. Ma lì il livello è molto più alto ed è difficile assaporare la vittoria. Questo è il motivo per cui gli permetteremo di correre in tutte le diverse aree questa primavera“.
In estate, poi, il grande obiettivo di Pidcock sono i Giochi di Tokyo: “Il fatto che le Olimpiadi saranno un anno più tardi del previsto gioca a suo favore. È diventato ancora più forte in mountain bike ed è diventato campione del mondo negli U23. I Giochi saranno una cosa diversa. Il caldo, l’umidità e il viaggio sono tutti fattori che entrano in gioco”.
Non sarà semplice per il 21enne ambire alla medaglia d’oro olimpica, anche perché a sfidarlo nella prova di MTB ci sarà Mathieu van der Poel, con il quale il 21enne si è scontrato anche nel ciclocross: “È particolarmente importante che possa partecipare ai Giochi per la prima volta e che acquisisca esperienza. Poi potrà tornare per quella medaglia d’oro“, ha concluso Bogaerts.
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